poco fa ero in auto, con mio fratello. Stavo guidando e, al solito, accendo la radio. Radio3, come sempre da parecchi mesi ormai. Ma c'è qualcuno che canta, il che non mi entusiasma, e poi mio fratello è un po' insofferente a questo tipo di musica. Pesco a casaccio tra le decine di cd sparsi lì da qualche parte in basso alla mia sinistra, beethoven, dai, vediamo se c'è qualcos'altro così mio fratello è più contento; chopin, tchaikovsky..i rem. ok vada per i rem.
Il disco è NewAdventuresInHiFi, lo ascoltavo mille anni or sono, e non so nemmeno bene perché sia lì, dato che ero convinto che l'unica alternativa a beethoven e chopin fosse il concerto per violino di tchaikovsky, oppure deandré (ed era questo che volevo mettere, alzando ben di poco il gradimento del pubblico).
Il disco è NewAdventuresInHiFi, lo ascoltavo mille anni or sono, e non so nemmeno bene perché sia lì, dato che ero convinto che l'unica alternativa a beethoven e chopin fosse il concerto per violino di tchaikovsky, oppure deandré (ed era questo che volevo mettere, alzando ben di poco il gradimento del pubblico).
Scorro un po' le canzoni, e mi torna in mente il perché il disco fosse lì: semplicemente un po' di mesi fa mi era venuta in mente una canzone, BeMine, e ho preso il disco in macchina.
Inizio a pensare che è un album niente male e che mi piacciono i rem. «bè, non sono male i rem, no?» «no, no, sono bravi. credo che siano considerati un po' monotoni, noiosi.»
atto i
Quante volte mi è capitato questo? Questo fatto del 'sì, bello, ma noioso' intendo. E forse, pensavo, forse non è un caso. Pensateci un attimo: sta diventando tutto palloso. Partiamo dal più drastico: quante sono le persone che provano gusto a leggersi un libro intero? Ok, moltissime, ma lo sappiamo tutti che -- in Italia in particolar modo -- si legge sempre di meno, i ragazzi hanno sempre meno voglia di mettersi seduti a leggere un libro. Quante quelle disposte a leggere i quotidiani? intendo leggere, non sfogliare e guardare le figure o mozziconi di titoli. Quanti coloro che ci provano davvero gusto ad ascoltare una sinfonia? o anche solo una modestissima sonata? quanti che hanno voglia di mettersi a guardare addirittura un'intera opera?
molto meglio una canzone, la tensione si crea e si appaga nell'arco di pochi minuti, richiede -- parlo della media delle canzoni -- pochissimo sforzo da parte di chi ascolta, la struttura musicale è così scarna da essere percepita come piacevole da qualsiasi tipo di orecchio, e se proprio non ho voglia di applicarmi, allora posso anche non ascoltare le parole. 4 minuti, tutto finito, che bello.
Non fraintendetemi: a me piacciono moltissimo le canzoni, e altrove sono pure arrivato a sostenere che la canzone è la mia forma d'arte ideale. Sto solo dicendo che oggi la filosofia imperante è che meno ci si sforza per arrivare ad un appagamento, meglio è. Questo non tiene conto che forse con un po' più di impegno, l'appagamento potrebbe aumentare. Avete capito cosa voglio dire.
Mi viene in mente il discorso che fa Baricco nel suo libretto 'i barbari', che potete trovare anche sotto forma di spiegazione/racconto dello stesso Baricco su youtube, un suo leitmotiv che spunta un po' ovunque nelle sue riflessioni sociali: le nuove generazioni trovano il senso del loro percorso di vita nella velocità, strappano piccoli pezzi di senso in moltissime azioni e velocissime. Al contrario, il vecchio modo di apprezzare le cose, di trovare un senso nelle cose, era fermarcisi, sforzarcisi sopra, scavare a fondo fino a farle proprie e poi, solo allora, rialzarsi e muoversi.
Questo paradigma di distinzione tra velocità e profondità sembra in effetti essere una cornice in cui entrano agevolmente le considerazioni che facevo poco fa.
Pensate ai film campioni di incassi: spettacolo, azione, effetti speciali, esagerazioni. Prendete un film come 2001 Odissea nello Spazio e fatelo vedere ad un ragazzo (diciamo che non lo conosca già)...niente di più palloso. Prendete un libro che non sia una storia o un giallo, ma un saggio, che faccia discorsi e ragionamenti. Noioso. Prendete un pezzo di musica classica, togliete i 30 secondi stranoti -- magari perché hanno contribuito a far vendere una lavatrice. Il resto: noioso. Mi sembra proprio che si stia andando verso l'uguaglianza complesso=noiso.
Non solo nei gusti "artistici". Preferiamo l'insalata già confezionata, già lavata, con il suo bell'involucro di plastica, perché è più facile, più veloce, meno 'sbattimento' per prepararla e per comprarla. Ma la qualità?
Non so, ma la tentazione di lasciarsi andare al pensiero che la qualità sta proprio dove i più ci vedono la noia, è forte.
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