giovedì 7 maggio 2009

Mea Culpa

Noi non accusiamo la natura di immoralità quando ci manda un temporale e ci fa bagnare: perché accusiamo l'uomo che fa male? Perché in questo caso supponiamo una volontà libera, dominatrice nel suo arbitrio, e nell'altro, invece, una necessità.
Ma questa distinzione è un errore. Inoltre: neppur il far del male volontariamente, noi lo chiamiamo sempre immorale; ad esempio, si uccide una zanzara intenzionalmente e senza esitazione,perché il suo ronzio ci infastidisce, si punisce il delinquente intenzionalmente e gli si fa del male per proteggere la società. Nel primo caso è l'individuo che, per conservarsi o anche per non procurarsi un dolore, fa intenzionalmente del male; nel secondo caso è lo Stato. Ogni morale ammette che si arrechi danno volontariamente in caso di legittima difesa: cioè quando si tratta della propria conservazione. Ma questi due punti di vista bastano a spiegare tutte le cattive azioni che l'uomo compie contro l'uomo: si vuole il nostro piacere o si vuole allontanare il dolore; in certo qual modo si tratta pur sempre della nostra conservazione. Socrate e Platone hanno ragione: qualunque cosa faccia, l'uomo fa sempre il bene, ossia: ciò che gli sembra buono (utile), a seconda del suo livello di intelletto e del grado di volta in volta raggiunto dalla sua razionalità.
Nietzsche - Umano troppo Umano

Guarda guarda cosa ti ritrovo a sfogliare Umano troppo Umano, uno dei miei "cavalli di battaglia": non esiste la colpa, ossia ognuno fa quel che ritiene giusto di fare, non c'è giusto nè sbagliato...per cui il giudizio in sè perde senso.

Pare che sia un pensiero molto più comune di quel che pensassi...meglio così.
Voi che ne dite? Io non riesco a trovare un punto debole nel ragionamento di Nietzsche, non fa una piega.