martedì 26 agosto 2008

Una sorta di ritorno a casa

Bene...Voi tutti vi aspettate senz'altro un bel topic di resoconto dell'Agosto passato nell'isola di San Pietro...ci sarà (forse), ma non è questo il topic.

Questo vuole essere un topic (prometto che non lo dico più - almeno per questo topic ...azz!!) più riflessivo.

Sapete, dopo ogni vacanza che si rispetti c'è un periodo strano, un periodo nel quale si è tornati con il corpo, ma non con la testa; nel quale si è un po' sospesi. Sospesi ovviamente tra le abitudini di vita ormai raggiunte durante la vacanza (specie se è lunga) e il riprendere i "normali" ritmi...ma secondo me c'è di più.
La vacanza è un modo per guardarsi (e per guardare in generale) "dall'alto", distaccati da quella che è la vita pratica che conduciamo ogni giorno; non solo, spesso costringe anche a distaccarsi completamente dalla vita sociale in genere, intendendo con ciò il concetto di alzarsi la mattina e avere qualcosa da fare: un lavoro qualsiasi, un esame da preparare, un appuntamento con qualcuno, ecc... Tutte cose che si fanno perché si devono fare. "Devono" nell'ottica, appunto, di una qualche utilità sociale, sulla quale ci si sofferma sempre poco, proprio perché ne siamo parte, come sommersi.
La vacanza ci fa alzare la testa fuori dall'acqua...e da lì sembra tutto molto poco sensato. Questo, credo, è quello che mi dà quel sentimento di sospensione cui accennavo: vedere i giorni della vita seguirsi uno dopo l'altro, collegati in maniera che sembra molto naturale vista dall'interno (mi alzo, vado a lavorare, vado a fare la spesa, esco con gli amici, vado a dormire, mi alzo, vado a lavorare, vad...), direi quasi invitabile, anzi - ancor di più - giusta...come gli anelli di una catena. Ma quando li si guarda da più lontano, si vede che la catena non serve a un bel niente...sono solo una serie di anelli collegati, senza alcuna utilità.
Quindi, al ritorno, quando si è costretti a rimettere la testa nell'acqua e a trattenere il respiro, ci vuole un po' per dimenticarsi quello che si era visto da fuori...ma, prima o poi, lo si dimentica.