giovedì 11 settembre 2008

Dai vota!

Ecco un post che in pratica non parla di nulla!
Volevo semplicemente richiamare la tua attenzione sul sondaggio che sta qui a destra (se vai un pochino giù lo vedi, ma magari aspetta, che prima ti spiego un po' di che si tratta).
Ho messo due jukebox (si scriverà così poi?!), sì due..è proprio questo il punto: quale ti piace di più? Ti spiego le differenze: il primo riproduce le canzoni solo casualmente e non si possono mettere più di tre canzoni per autore; nel secondo sì e perciò è molto più comodo, però - secondo me almeno - è proprio più bruttino e poi non si riescono a visualizzare bene i titoli completi delle canzoni! (Ti faccio notare che nel secondo ci sono molte meno canzoni che nel primo, ma questo è solo perché ancora non ho avuto lo sbattimento di aggiungerle!).
Che ne dici? Ora vai pure a votare, è un tuo diritto!

martedì 2 settembre 2008

In risposta a "cosa fare da grandi"

Questo è un post di risposta ai commenti a questo argomento.
Ho deciso di aprire una nuova discussione, altrimenti nessuno si sarebbe accorto dei commenti.

Passiamo alla replica al commento di mio fratello, che riporto qui, sia per chiarezza e anche perché merita


Fratellino, vedo che il tema ti fa proprio soffrire eh?

La sostanza non cambia dal tuo topic sulle vacanze e mettere "la testa fuori dall'acqua".

Quello che dici tu è vero quasi del tutto: in effetti la nostra esistenza è una specie di sopravvivenza: si deve pur mangiare, vestirsi, uscire, andare al cinema, ecc... e quindi dobbiamo lavorare per avere una base economica che ci permetta di "sopravvivere" in questo mondo.
Ed è chiaro che "lavorare" non piace in sostanza a nessuno... almeno se la vedi come fai tu.

Il termine stesso "lavoro" implica sforzarsi (forza x spostamento, no?), implica sofferenza psicologica, implica alienazione della mia vita 8 ore al giorno (x la cronaca: non lamentatevi, c'è chi ne lavora circa 10 al giorno... chissà chi è ? :))

Il punto è che è la base da cui parti che la devi risvoltare... Per fortuna che si lavora! Se tu non fossi occupato per la maggioranza della tua "vita" nella tua professione (detta così già suona meglio) arriveresti inevitabilmente prima o poi ad una depressione totale, fidati!
Essere occupati ti impedisce di pensare e pensare troppo non fa mai bene. Pensare troppo alla vita in sè dico, a noi come essere umani... E sai xchè? Perchè + pensiamo e + ci rendiamo conto che non c'è nulla al di là del famoso "... e poi?", non c'è un di + al di là di tornare a casa ed essere contenti di vedere il fratello o la sorella o i genitori o il cane, non c'è un di + al di là di aspettare il fine settimana x riposarsi e vedere che, tuttosommato, è + deprimente il fine settimana della settimana stessa, non c'è un di + al di là di un bel film alla sera, al di là si una bella dormita quando fuori piove.

Ogni professione può essere odiosa: un buon punto x partire è cercare di averne una che ci stimola e ci appassiona. Se non è così sforziamoci di renderla tale il + possibile.
Fatto questo cerchiamo di capire che il "lavoro" non ci toglie nulla di così bello dalla vita: i momenti che dedichiamo ad altro sono già sufficienti x farci precipitare in depressione spesso e volentieri.

Poi dedichiamoci ad una passione ex-lavoro, ad una qualsiasi cosa che ci piaccia: io mi dedico al mio fisico e la cosa mi forma il corpo e la mente, mi da disciplina, mi da autostima, mi da coraggio.
Voi trovate la vostra di ancora...

Quindi, da veri guerrieri, coraggio, passione e successo: questo è tutto quello che ti serve e che avrai se parti col piede giusto.

E come disse un filosofo non proprio stupido (F.W. Nietzche): "Quanto manca alla vetta? TU SALI E NON PENSARCI"


Ok ok...la risposta mi piace è piuttosto soddisfacente..e poi se lo dice Nietzsche :D
A parte gli scherzi, l'osservazione è senza dubbio giusta: il lavoro diventa la vita, o comunque aiuta a vivere, se non ci fosse si andrebbe in depressione subito...aspetta, è questo il punto che cede, che stona un po'.
Cioè se io penso alla vita, a quello che faccio ogni giorno, uso la mia testa per cercare di trovare un qualche punto fisso, rassicurante..se faccio tutto questo cado in depressione. Beh, non credo che il rimedio giusto sia quello di non pensarci!!!
Mi viene in mente la solita battuta: babbo babbo, mi fa male quando mi tocco qui...e tu non toccarlo!
Si capisce bene che non si risolve nulla, tanto più se il problema è serio - e questo credo lo sia eccome.

Però è comodo fare così, è comodo e quasi inevitabile..farsi trasportare dalla corrente, piuttosto che nuotare verso riva e cercare di capire.

Di nuovo (l'ho già fatto, ma non ricordo dove) consiglio in merito

La Confessione, Lev Tolstoj

o forse sconsiglio, dipende se siete facile alla depressione o meno.
Ciao a tutti!!