martedì 18 gennaio 2011

piccolo pensiero notturno

Oggi ho comprato un librino di Otto Karolyi: 'la grammatica della musica'. Lo stavo sfogliando, in treno, e ho cominciato -- come sempre faccio quando compro un libro, anche se so che non posso ancora cominciare a leggerlo, ma giusto così, per assaggiarlo un po' -- a scorrere la prefazione. prima riga: la musica è arte e scienza allo stesso tempo.

Mi sono subito fermato, ho posato il libro. L'ho ripreso, sono andato velocemente a controllare se per caso argomentasse quella sentenza, oppure se semplicemente la riteneva evidente di per sé. Nessuna spiegazione, il discorso continuava da quella ipotesi.
Ho ri-posato il libro.

Troppo facile. Buttare lì, sulla carta, come prima riga, una frase che suona bene e che ammicca, una di quelle frasi che 'sì va bè ci può stare, non fare tanto il precisino', ma in realtà nascondono tutto un mondo.

Parto subito dalla fine: io credo che sia sbagliata. Non ci ho pensato a lungo, lo ammetto. E ammetto anche -- o piuttosto avviso -- che non porterò qui grosse argomentazioni a questo riguardo.

C'è solo un senso per il quale potrei forse acconsentire ad ammettere che la musica è scienza, ed è il seguente: la musica è qualcosa che è nella natura, e viene 'scoperta' e liberata dalla teoria 'scientifica' musicale.
Ma io non credo che sia così. O meglio, può anche essere, ma questo non fa di lei una scienza. Questo vuole solo dire che la musica ha una base empirica. Una teoria scientifica che spiegasse come le onde sonore interagiscono col nostro sistema nervoso per dare luogo alle sensazioni che proviamo..questa forse sarebbe scienza, ma sarebbe una branca della neurologia piuttosto che della musica.

Non si può dire che la musica è scienza solo perché alla sua base stanno regole precise, rapporti di frequenze...ecc...sarebbe come dire che la pittura è una scienza perché usa la prospettiva (quando la usa), oppure che l'ingegneria è scienza perché usa formule per fare stare in piedi gli edifici. Non basta questo per fare di un'attività una scienza. così come non basta un po' di fantasia per fare dell'arte.

Bene, ci sarebbe moltissimo da dire e ancor più da pensare...e vorrei tanto farlo. Ma è tardi e gli occhi cominciano a non dare più retta.

2 commenti:

Sebastiano Landro ha detto...

complimenti per il post e un saluto!

Unknown ha detto...

è uno scherzo, vero?