ho visto il film su Vallanzasca.
Esagero (ma poi non tanto): sembra un film d'azione all'americana con il bandito brillante e intelligente, gentiluomo, più 'giusto' di tutti quanti gli altri personaggi, anche del giudice del tribunale, dove i cattivi sono i poliziotti, cattivi e stupidi, stupidi come i compagni di banda di vallanzasca, che se non fosse per loro che ne combinano di tutti i colori, se non fosse per loro il bel rené di sicuro non l'avrebbero beccato, quegli stupidi di poliziotti.
E tutti quanti gli vogliono bene, e anche lo spettatore -- è inevitabile -- finisce per provare una certa ammirazione, e pure un po' di invidia.
dunque: il placido michele poteva anche chiamarlo lupin e dargli un accento francese anziché milanese, e non ci sarebbe stato problema: a chi non piace lupin? ma lupin non ha mai ammazzato nessuno, sul serio.
è tutta questione d'accenti. e qui si capisce molto bene l'accento del regista, anche se ha dichiarato il contrario.
Sembra che Placido voglia utilizzare il fascino del protagonsita per ammiccare al pubblico, più che per una reale presa di posizione.
Non è un accanirsi contro Vallanzasca, non conosco la storia, e per quanto ne so potrebbe davvero essere stato come è dipinto nel film, bello, brillante e vincente: questa non è una critica a lui. Quel che critico è la presa per il culo dei poliziotti, l'aria da fiction, i personaggi caricaturati...il fare finta che sia finto, sapendo che tutti sanno che è vero. Quindi non mi da fastidio tanto il punto di vista da cui la storia è presa, quanto il modo in cui è raccontata.
Esagero (ma poi non tanto): sembra un film d'azione all'americana con il bandito brillante e intelligente, gentiluomo, più 'giusto' di tutti quanti gli altri personaggi, anche del giudice del tribunale, dove i cattivi sono i poliziotti, cattivi e stupidi, stupidi come i compagni di banda di vallanzasca, che se non fosse per loro che ne combinano di tutti i colori, se non fosse per loro il bel rené di sicuro non l'avrebbero beccato, quegli stupidi di poliziotti.
E tutti quanti gli vogliono bene, e anche lo spettatore -- è inevitabile -- finisce per provare una certa ammirazione, e pure un po' di invidia.
dunque: il placido michele poteva anche chiamarlo lupin e dargli un accento francese anziché milanese, e non ci sarebbe stato problema: a chi non piace lupin? ma lupin non ha mai ammazzato nessuno, sul serio.
è tutta questione d'accenti. e qui si capisce molto bene l'accento del regista, anche se ha dichiarato il contrario.
Sembra che Placido voglia utilizzare il fascino del protagonsita per ammiccare al pubblico, più che per una reale presa di posizione.
Non è un accanirsi contro Vallanzasca, non conosco la storia, e per quanto ne so potrebbe davvero essere stato come è dipinto nel film, bello, brillante e vincente: questa non è una critica a lui. Quel che critico è la presa per il culo dei poliziotti, l'aria da fiction, i personaggi caricaturati...il fare finta che sia finto, sapendo che tutti sanno che è vero. Quindi non mi da fastidio tanto il punto di vista da cui la storia è presa, quanto il modo in cui è raccontata.
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