giovedì 8 novembre 2012

sistema re ?

si dice no? che una volta si sistemava ed ora si butta e ricompra. si dice talmente tanto, che viene istintivo dire che non è vero, o per lo meno viene d'impulso fare le debite distinzioni.
Poi, l'altro giorno (molto altro), mi si sono rotti gli auricolari. devo dire che io uso molto gli auricolari. c'è chi li usa poco, o niente, ma a me servono: per cui auricolari rotti è un problema.
ne ho comprato subito un altro paio. mentre lo facevo, però, mi sentivo in colpa. dopotutto si era rotto solo il filo. e mi è venuto in mente (bè, non proprio, è una di quelle robe che ce le avevo già in mente dalla rottura, ma non ci avevo pensato davvero) che quando ero più piccolo mi piaceva da matti armeggiare con auricolari (bè, una volta c'erano solo le cuffie) casse, jack e cose varie...e avrò sistemato decine di cuffie o auricolari. perché non stavolta? risposta confezionata: perché la società adesso è fatta così.
i motivi veri sono ovviamenti tanti: credo che il principale sia: una volta non avevo i soldi per comprarli subito nuovi, gli auricolari, e -semplicemente- mi arrangiavo. però, quella risposta confezionata -per quanto sembri un luogo comune- c'è. tanto è vero che poi, spinto dal solo spirito di competizione con me bambino, ho provato a sistemarli. non ci sono riuscito: gli auricolari moderni sono molto più complicati! ho pure cercato su internet ed ho trovato milleuna guide per riparare qualsiasi tipo di guasto potessi immaginare: bisognava bruciare i fili perché adesso ci mettono una pellicola isolante, eccetera eccetera...insomma, mi è passata la voglia: tanto vale davvero comprarne di nuovi. tutto questo per dire che un po' mi sono rassegnato ad accettare che quella tiritera sul buttare e ricomprare è un po' vera, è un po' intrinseca nel 'come vanno le cose' (il famigerato e famelico sistema).
poi ho fatto un po' l'equilibrista e ho provato a pensare se lo stesso meccanismo si può applicare alle relazioni personali: è vero che una volta i problemi si sistemavano e si andava avanti e adesso si butta e si ricomincia da capo?

3 commenti:

Gianluca ha detto...

Interessante, soprattutto il tentativo finale estrapolante al piano relazionale.

Per come la vedo io, non vi è dubbio che per molti aspetti convenga oggi "demolire e ricostruire". Voglio dire, conviene a te in termini di tempo e, probabilmente, di risultato finale e conviene anche alla "società" in termini economici (dovremmo pur dare il nostro, seppur piccolo, contributo anticrisi). E' però comprensibile una sorta di senso di colpa, più filosofico che reale, più teorico che concreto, più epistemico che contingente: il senso di colpa legato al fatto che si sta "buttando via" un qualcosa forse senza necessità. Va però notato che ora gli auricolari sono più performanti, sono tecnicamente più avanzati, sono, di fatto, più efficienti: se tutti avessimo sempre riparato i nostri vecchi auricolari spinti dal senso di colpa, sarebbe nata la necessità/opportunità di produrre auricolari di fatto migliori? Il "buttare via", pur lasciando l'amaro in bocca, è anche spinta per il rinnovamento, è anche dinamismo, è anche, in un certo senso, aver fiducia nel futuro.

Per quanto attiene, invece, al piano delle relazioni interpersonali...bè sì, è possibile che oggi si "butti via" più facilmente di una volta. Anche se io questa "una volta" mica la conosco: parlo così, a ipotetico ragionevole buon senso. E forse, perchè no, i due piani sono anche collegati: forse, cioè, si trasporta sul piano personale l'atteggiamento economicamente e temporalmente vantaggioso che si ha verso gli auricolari. Solo che questo, mi sa, difficilmente implica una spinta verso il miglioramento altrui come invece accade per gli auricolari. Forse. O forse è che sono le 13.00 di un Lunedì anonimo e sto morendo di fame: butto via tutto e vado a pranzo.

Unknown ha detto...

io pensavo semplicemente questo: che mi sembra insensato costruire qualcosa che si romperà in fretta, perché tanto poi quando si romperanno ne comprerai altri. se la tecnologia non è un'opinione, si dovrebbe essere in grado di fare cose che durano di più e non di meno!
questo diminuirebbe il 'dinamismo' dell'economia? può darsi, magari la dinamica sarebbe verso altri 'equilibri'

mi sembra un po' come quella frase di wilde (che mi sta molto antipatico, ma non stavolta) che dice che è assurdo che si spenda tanta energia per inventare cose che fanno il lavoro al nostro posto per poi avere i disoccupati. l'orizzonte non dovrebbe essere sempre lo stare meglio?

Gianluca ha detto...

No, aspetta: hai appena introdotto un elemento di novità rispetto al tema di fondo, mi pare.

La questione verteva sulla probabile maggiore facilità di oggi di "buttare via e riacquistare" (in termini generali, s'intende)rispetto al passato. Ora stiamo ponendo il problema che le cose attuali si rompano prima di quelle del passato o, comunque, siano da sostituire perchè "superate" in fretta.

Concordi?