giovedì 7 febbraio 2008

Jingle Bells

A volte mi sembra davvero di avere perso un pezzo, mi dico "no, senz'altro c'è qualcosa che ti sfugge". Probabilmente è colpa mia, è una forma di ristrettezza mentale...ma a volte mi capita di chiedermi - specie la domenica quando sento le campane risuonare - ma davvero nel 2008 c'è ancora chi fa queste cagate?! Scusate la franchezza, ma io credo proprio che siano cagate.
Spiegatemelo voi: ma davvero chi si professa cattolico "crede" (forse ritornerò anche su questo modo di dire) in tutte quelle cose? Lasciando perdere l'antico testamento - che pure sta proprio lì, nella Bibbia e che, mi pare, ha ben poco in comune con i Vangeli - davvero si pensa che sia vero tutto quello che raccontano i Vangeli, il discorso del figlio di dio, la resurrezione, i miracoli?! Per non parlare delle varie lettere di Paolo e compagnia bella. Non so a voi, ma a me pare che - ad esempio - la storia degli UFO impallidisca di fronte a questa serie di stranezze.

Ma passiamo sopra anche a questo. Dopotutto, miracoli e figlio di dio a parte, Gesù diceva cose ragionevoli (vorrei sottolineare l'aggettivo), direi condivisibili e intelligenti.
Ma, arrivati a questo punto, che diavolo (tanto per rimanere in tema) c'entra tutto il resto? Non si potrebbe semplicemente "credere" in Gesù (e in dio) e cercare di seguirne gli insegnamenti senza tutto il resto? Cosa mi significa la messa? Cosa mi significa recitare a memoria cose che ormai hanno perso il loro significato da tanto che sono state ripetute? A cosa serve, davvero, la comunione? A cosa serve la Chiesa?

Quello che voglio dire è che essere religiosi è comprensibile, pensare che esista qualcosa oltre questa realtà è pure comprensibile, ma tutto il contorno francamente mi sembra davvero esagerato e non capisco bene come faccia a essere ancora in piedi.

Volgio dire, uno ha la sua testa per ragionare e, a meno che non ci sia veramente un'illuminazione divina che gli da una certezza interiore di quello che pensa - ma, converrete con me che questa situazione suona molto come un "è così e basta!" - analizza un attimo la situazione e capisce (questo è il punto dove forse mi manca quel famoso pezzo di cui parlavo all'inizio) che le probabilità che le cose siano davvero come dice l'ortodossia cattolica sono praticamente nulle (come dicevo prima è molto più ragionevole credere negli UFO). E' come lanciare un dado e dire "io 'credo' che si fermerà su uno spigolo", che mi signfica? Cos'è quel 'credo'? Se lanci un dado puoi dire che scommetti su una certa uscita (nessuno scommette su uno spigolo, che ve lo dico a fare), ma non puoi esserne sicuro ovviamente. Però i religiosi sono convinti di quello in cui credono - correggetemi se sbaglio - non ammettono possibilità di errore, non dicono "secondo me esiste Dio, ma posso sbagliarmi". Quindi, quel famoso pezzo che mi manca sta proprio qui.

So già quale potrebbe essere la critica più gettonata, "non puoi parlare di religione in questo modo, non è una cosa razionale, ci vuole fede". Ok, siamo giunti al punto. L'unica vera scappatoia (perdonatemi il termine) è questa del fideismo (ne accennavo anche prima): se davvero tutte queste cose sono "sentite" come verità interne (ma che significa??) allora non ha nemmeno senso parlarne...ma - di nuovo - non suona anche a voi come una scappatoia appunto?

Va bene, direi che mi fermo. L'obiettivo di sfinire il lettore è già raggiunto da tempo,credo che nessuno sia arrivato vivo fino a qui (a parte te, furbino/a, che sei saltato direttamente a vedere il finale...non si fa!). Quindi, salute a tutti, belli e brutti :)

Edit: ho trovato questo aforisma di Russell, che mi pare giusto giusto per l'argomento...ve lo piazzo qua.

Se io sostenessi che tra la Terra e Marte c'è una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un'orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi, purché mi assicuri di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata, sia pure dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che - posto che la mia asserzione non può essere confutata - dubitarne sarebbe un'intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe con tutta ragione che sto dicendo fesserie. Se, invece, l'esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità, ed instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente.
B. Russell

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Il cristianesimo non è una religione, è un avvenimento, un incontro con un uomo che ha preteso di dirsi Dio - qs incontro va avanti nella storia attraverso quella cosa che si chiama chiesa, tramandatodi genereazione in generazione. La fede è riconoscere una Presenza ancora oggi, quellla di Cristo, è una esperienza ragionevole perché nel momento in cui uno si rende conto che non ha deciso lui di nascere né decide lui quando morire, se uno è onesto riconosce che è fatto da un Altro, che possiamo chiamare Dio, ma non siamo noi che ci facciamo da soli.

Siamo fatti con un desideiro di infinito, di felicità che ci è stato messo nel cuore dalla nascita, ma ogni desideiro anche il + bello se perseguito con mani d'uomo finisce per appassire, anche l'amore tra uomo e donna. la vera libertà dell'uomo è nella possibilità di risolvere il proprio desiderio di infinito nell'incontro con Cristo.

La chiesa è il tramandarsi dell'incontro fatto dagli apostoli fino ai giorni nostri, in modo storico e documentato, e la chiesa ti sostiene e ti aiuta in questo percorso. questo non vuol dire che la chiesa non sia fatta di gente che sbaglia e di peccatori, perché siamo tutti uomini, ma senza la chiesa la fede sarebbe una cosa privata, intimista che si smarrisce dopo due giorni.

ciao amico

Silvia ha detto...

sono d'accordo con quello che scrivi...e lo sai...ma vorrei permettermi di inserire un altro piccolo cavillo, un corollario al tuo ragionamento.Spero di riuscire a spiegarmi, ma non ne sono sicura perchè non è facile. Quello che io mi chiedo è: se Dio esiste ed è vero, allora a quanto pare dovrebbe esistere anche la questione del libero arbitrio. quello che mi chiedo è: siamo sicuri che possa esistere davvero questo libero arbitrio per quanto riguarda la fede? Mi spiego meglio...io vorrei davvero tanto credere in Gesù, in Dio e con lui, una tra tante, all'idea che non finisca tutto in una cassa di legno o in un forno... Ma per quanto io mi sforzi NON RIESCO a credere. proprio non ce la faccio! e se la fede, come spesso dicono i cristiani, è una cosa che c'è e basta, allora è altrettanto vero che non posso impormi di averla!quindi dove sta il mio libero arbitrio? posso al massimo scegliere di vivere secondo gli insegnamenti che ritengo giusti nel vangelo, ma cmq non potrei essere una buona cristiana...non potrei veramente sposarmi in chiesa, perchè non potrei fare una professione di fede senza mentire. e mentire è un peccato...tanto più mentire a Gesù! quindi io non finirò in paradiso se esiste...questo lo so già. ma è davvero colpa mia? se chiedessi ad un cristiano di "credere" agli ufo (supponendo che gli ufo siano un mio ipotetico dio, e partendo anche dal presupposto che le testimonianze raccolte sugli ufo esistano e siano confutabili tanto quanto quelle raccolte nel vangelo) lui ci riuscirebbe? e se non ce la facesse io, eventualmente credente negli ufo, davvero dovrei sentirmi superiore e cercare a tutti i costi di convertirlo? se poi parliamo della verità storica della figura di Gesù, bene, allora supponiamo che alla mia fede ufologica si aggiunga la teoria che, per esempio, Turati era un ufo. Turati è esistito davvero...il fatto che fosse un ufo è tanto provato quanto che Gesù fosse figlio di Dio. e se parliamo di testimonianze (il Vangelo), bene oggi scriverò un libro convinta che Giuliano Ferrara è un ufo e nel futuro una persona con la mia stessa idea avrà anche dalla sua parte una testimonianza. Insomma....non dico che non esista Dio, o Gesù, e non dico nemmeno che la chiesa non ha senso. Dico solo...se tutto ciò esiste è possibile che questo dio così buono si sia dimenticato di noi, che pur volendo credere non riusciamo?

Anonimo ha detto...

Dio ci lascia completamente liberi, anche di rifiutarlo e di rinnegarlo - ha voluto così bene all'uomo da lasciarlo completamente libero - ma venendo nella storia in carne e ossa con suo figlio, Dio è anche sempre presente in mezzo a noi, basta avere l'umiltà di riconoscerlo

che cristo è esistito così come dicono i vangeli è un atto di fede fede, ma anche di semplice uso della ragione - tu per caso ha bisogno di andare in australia per sapere che l'australia esiste, o ti fidi di quelli che ci sono stati e che ti dicono che esiste? oppure la legge della gravità: ha bisogno di rifare tutto il processo che ha portato alla sua scoperta, o ti fidi di quelli che ti spiegano la legge di gravità perché si tramanda sui libri da quando fu scoperta la prima volta?

fede e ragione sono indivisbili

stessa cosa per cristo: ti puoi fidare di chi la tramanda nei secoli cominciando da chi c'era in carne o ossa - basta volerlo e non campare teorie in aria per girarci attorno ed evitare la realtà

Unknown ha detto...

Purtroppo ho poco tempo per rispondere, per cui farò un commento minimo, ripromettendomi/vi di rispondere più accuratamente.

Caro anonimo, io rispetto i credenti e religiosi di ogni tipo e genere, per cui mi scuso se posso aver offeso qualcuno, era solo un modo schietto per presentare il mio punto di vista.

Dico solamente che qui non si tratta di credere che esista l'Australia anche se non ci si è stati.
Non so se hai letto il attentamente il commento di silvia e la citazione di Russell...la teiera (così come dio, ma anche come il fatto che gesù fosse il figlio di dio ecc..) non sono cose confutabili e non sono per niente ragionevoli! Non ci si può credere solo perchè l'ha detto qualcun'altro!!(sto semplificando, ma questo è quello che si evince dal tuo discorso..tra l'altro, a questo punto, non si capisce perchè si dovrebbe credere in Gesù e non in Maometto ad esempio). La gravità è evidente a tutti che esista, non c'è bisogno di un libro che me la spieghi.

Purtroppo non ho più tempo. Grazie mille per i commenti! Continuate a scrivere se vi va...questo argomento mi appassiona (se non si era capito).

Anonimo ha detto...

figurati, nessuna offesa... certo non basta credere, bisogna verificarlo con l'esperienza, però bisogna essere onesti e non dire senza averne fatto esperienza fino in fondo che una cosa non è credibile, magari perché un prete ti sta antipatico... è una bella discussione anche per me

Unknown ha detto...

Guarda, non è perché mi stanno antipatici i preti o la chiesa (anche se questo sarebbe un valido argomento) che non capiso messa, comunione, preghiere a memoria e chi più ne ha più ne metta...e non è neppure il motivo per cui non 'credo'. Ripeto il mio punto di vista: ritengo che l'unico modo in cui una persona possa essere davvero religiosa è una misteriosa certezza interiore, una specie di salto di fede, qualcosa che non è razionale. Se è davvero così (anche se suona molto poco convincente) allora è evidente che non si possono fare ragionamenti sopra. A questo punto, però, si ritorna al discorso di silvia...perché alcuni hanno il PRIVILEGIO di riuscire a credere e altri no?

louisvuitton ha detto...

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