sabato 12 maggio 2012

eros e thanatos

l'altra sera sono andato al cinema a veder MaHlEr, di KeN rUssEll -che consiglio, ma non è di questo che voglio parlare. c'è una scena, uno dei tanti sogni-ricordi-episodi, in cui aLmA (la moglie) corre nel bosco e va a seppellire gli spartiti delle sue canzoni, che il marito avevo snobbato e deriso. la colonna sonora di quella corsa+sepoltura è quella che trovate qui sotto, il LIeBEstOD del TrIsTaNo di WaGnEr. avevo già visto il film prima, ma non mi ricordavo ci fosse questa musica e mi ha colpito. e devo dire che mi è andata direttamente ai nervi, con tanto di pelle d'oca, groppo in gola e tutto quanto.
ripensandoci, più tardi, ho provato a capire cosa era stato. no, lo so cosa è stato, intendo dire cosa fa di una musica (o un quadro, insomma, ci siamo capiti) una cosa tanto potente. e ho individuato almeno due cose fondamentali: il riconoscere. il significato.
riconoscere: sono sicuro che chi guarda il film ma non conosce questa musica, non ne rimane colpito. verosimilmente non la nota neppure (almeno non *consciamente*) e si guarda la scena. se la nota, al massimo può pensare che sia bella (o brutta). proprio bene bene che vada gli fa venire un po' di brividi, ma questo deve essere proprio un sentimentalone. riconoscere quella musica è fondamentale, è come se dentro ci fosse già un posto creato da quella musica, la sua zona, il suo nido che è pronto a prenderla e a coccolarsela.
significato: tolto il significato che questa musica ha, le si toglie gran parte del fascino, della forza. per tutte quante le musiche è così: questa ha un significato specifico, visto che fa parte di un'opera e c'è una vicenda che le note raccontano, ma il significato può anche essere del tutto soggettivo, un po' come l'odore di pioggia nel bosco ti ricorda un momento particolare, che ha voluto dire per te qualche cosa.
questa, dicevo, ha un significato specifico e particolare...forse anzi è uno dei pezzi di musica che più si portano dentro un qualche cosa, anche se spiegare cosa sia lo rende un po' banolotto, come vedrete. (sarò più veloce possibile)
siamo alle ultimissime note dell'opera, del racconto. non so se sapete la storia di tristano e isotta..ma non importa, è quasi uguale a quella di giulietta e romeo: amore vivo, ma impossibile, possibile solo nella morte. e la scena finale è appunto la morte di isotta sul cadavere di tristano. dunque questa musica si porta dentro un miscuglio inestricabile di amore e morte, di ascesa e decadenza..o forse sarebbe ancora meglio dire amore *nella* morte e ascesa *nella* decandenza (liebestod vuole appunto dire morte d'amore). e la sua stessa struttura ricalca questa impossibilità...per tutta l'opera la musica è stata un continuo creare tensione senza mai raggiungere una soddisfazione, senza mai raggiungere una pace (in effetti, se proprio devo direlo, l'opera è pallosissima). solo qui (precisamente al quarto minuto e poi -e definitivamente- al quinto) wAgNeR finalmente vi da quello che aspettate, un po' di piacere, un po' di pace, che è -insieme- l'amore e la morte, i due veri opposti. pelle d'oca assicurata.

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