C'è nessuno??? No, pare proprio di no. Va beh, vorrà dire che me ne vò via pure io, non prima di avere lasciato qui una chicca per l'Ipse dixit:
remembering that you are going to die is the best way I know to avoid the trap of thinking you have something to lose: you are already naked, there is no reason not to follow your heart.
Questo lo ha detto Steve Jobs. Anzi piazzo qui anche l'intero discorso
è un po' troppo idealista, ma l'effetto è buono, credo...almeno lo è su di me.
Lo so, dovrei scrivere un post su Londra, anzi anzitutto (pessima scelta di parole) dovrei studiare....ma sono stato al concerto degli U2 l' 8/7/2009 e ora sono partito con la testa. Dunque vi piazzo questa fantastica versione di The Wanderer, canzone scritta per e cantata da Johnny Cash , qui suonata in commemorazione della morte di Cash (questo non è il concerto dunque, ma mi piace da matti questa canzone, per quanto cantata da Johnny era tutta un'altra storia! se volete sentire la versione dell'album è l'ultima del jukebox)
Vi metto qui anche il testo...se avete un po' di tempo, credo valga la pena leggerlo
I went out walking Through streets paved with gold Lifted some stones Saw the skin and bones Of a city without a soul I went out walking Under an atomic sky Where the ground won't turn And the rain it burns Like the tears when I said goodbye Yeah I went with nothing Nothing but the thought of you I went wandering
I went drifting Through the capitals of tin Where men can't walk Or freely talk And sons turn their fathers in I stopped outside a church house Where the citizens like to sit They say they want the kingdom But they don't want God in it
I went out riding Down that old eight lane I passed by a thousand signs Looking for my own name
I went with nothing But the thought you'd be there too Looking for you
I went out there In search of experience To taste and to touch And to feel as much As a man can Before he repents
I went out searching Looking for one good man A spirit who would not bend or break Who would sit at his father's right hand I went out walking With a bible and a gun The word of God lay heavy on my heart I was sure I was the one Now Jesus, don't you wait up Jesus, I'll be home soon Yeah I went out for the papers Told her I'd be back by noon
Yeah I left with nothing But the thought you'd be there too Looking for you
Yeah I left with nothing Nothing but the thought of you I went wandering
Un grazie a Dario per avermi accompagnato al concerto! Senza di lui probabilmente me lo sarei perso e non me lo sarei mai perdonato!
Noi non accusiamo la natura di immoralità quando ci manda un temporale e ci fa bagnare: perché accusiamo l'uomo che fa male? Perché in questo caso supponiamo una volontà libera, dominatrice nel suo arbitrio, e nell'altro, invece, una necessità. Ma questa distinzione è un errore. Inoltre: neppur il far del male volontariamente, noi lo chiamiamo sempre immorale; ad esempio, si uccide una zanzara intenzionalmente e senza esitazione,perché il suo ronzio ci infastidisce, si punisce il delinquente intenzionalmente e gli si fa del male per proteggere la società. Nel primo caso è l'individuo che, per conservarsi o anche per non procurarsi un dolore, fa intenzionalmente del male; nel secondo caso è lo Stato. Ogni morale ammette che si arrechi danno volontariamente in caso di legittima difesa: cioè quando si tratta della propria conservazione. Ma questi due punti di vista bastano a spiegare tutte le cattive azioni che l'uomo compie contro l'uomo: si vuole il nostro piacere o si vuole allontanare il dolore; in certo qual modo si tratta pur sempre della nostra conservazione. Socrate e Platone hanno ragione: qualunque cosa faccia, l'uomo fa sempre il bene, ossia: ciò che gli sembra buono (utile), a seconda del suo livello di intelletto e del grado di volta in volta raggiunto dalla sua razionalità.
Nietzsche - Umano troppo Umano
Guarda guarda cosa ti ritrovo a sfogliare Umano troppo Umano, uno dei miei "cavalli di battaglia": non esiste la colpa, ossia ognuno fa quel che ritiene giusto di fare, non c'è giusto nè sbagliato...per cui il giudizio in sè perde senso.
Pare che sia un pensiero molto più comune di quel che pensassi...meglio così. Voi che ne dite? Io non riesco a trovare un punto debole nel ragionamento di Nietzsche, non fa una piega.
When you try your best but you don't succeed When you get what you want but not what you need When you feel so tired but you can't sleep Stuck in reverse.
And the tears come streaming down your face When you lose something you can't replace When you love someone but it goes to waste Could it be worse?
Lights will guide you home And ignite your bones And I will try to fix you
And high up above or down below When you're too in love to let it go But if you never try you'll never know Just what you're worth
Lights will guide you home And ignite your bones And I will try to fix you
Tears stream, down your face When you lose something you cannot replace Tears stream down your face and I...
Tears stream, down on your face I promise you I will learn from my mistakes Tears stream down your face and I...
Lights will guide you home And ignite your bones And I will try to fix you.
E' morto l'undici di Gennaio del 1999. Questo decimo anniversario mi è servito, se non altro, a darmi l'occasione di addentrarmi un po' meglio nella sua musica e - soprattutto - nelle sue parole.
Non voglio stare qui a fare discorsi su discorsi, voglio solo citare la famosa (ma io non la conoscevo) strofa:
se tu penserai, se giudicherai da buon borghese, li condannerai a cinquemila anni più le spese...ma se capirai, se li cercherai fino in fondo, se non sono gigli son pur sempre figli, vittime di questo mondo. (La città vecchia, 1974)
Capita spesso che si ritrovi, in qualche libro o canzone, una frase, un inciso, un concetto che ti fa alzare lo sguardo, che ti fa girare la testa pensando Sì, è proprio quello che dico io!
Non esiste il cattivo, non esiste il bravo, non esiste il buono, non esiste il meschino, non esiste l'assassino....per scelta esiste solo quello che il mondo vuole che siamo, quello che le circostanze disegnano....ma allora non c'è nulla da giudicare, non c'è metro da usare, non c'è dito da puntare.