Questo è il primo post di Varie ed Eventuali...anzi in realtà è il primo post degli argomenti (questo fa capire quanti argomenti chiari possa avere).
Comunque..si va.
Ultimamente, nell'attesa che dall'università mi dicano cosa dovrò fare tutti i giorni per i prossimi tre anni (sì, proprio così, non ne ho ancora idea), mi sto dilettando con il mondo del pinguino (invece che fare cose più produttive). Devo ammettere che il concetto di free software e comunqe di software open source mi ha sempre stimolato, non so, c'è questa sensazione di fondo che sia qualcosa di buono...mah.
Non sono per niente un esperto, ma devo dire che, a parte alcune difficoltà iniziali (direi più che altro paure iniziali, come quella di fare errori irrimediabili durante il partizionamento o cose del genere) le cose sono andate (per ora, qui ci vogliono tutti gli scongiuri del caso) piuttosto bene. Certo se non fosse stato per il forum e le guide in linea non ci avrei nemmeno provato.
La grafica, una volta capito come si gestisce, è davvero insuperabile, con una miriade di possibilità di variazioni (come il desktop che ruota come un cubo in 3D o cose del genere). Installare i pacchetti è semplicissimo (almeno nella distro che ho montato io, Ubuntu 7.10) e ce ne sono davvero per tutti i gusti.
La grafica, una volta capito come si gestisce, è davvero insuperabile, con una miriade di possibilità di variazioni (come il desktop che ruota come un cubo in 3D o cose del genere). Installare i pacchetti è semplicissimo (almeno nella distro che ho montato io, Ubuntu 7.10) e ce ne sono davvero per tutti i gusti.
problemi con software (chi dovesse usare AutoCAD - tanto per fare un esempio - non potrebbe farlo su Linux).
I linuxiani (o liniani, non so bene come si dica), sostengono che i problemi di Linux sono innanzitutto questione di tempo: tra qualche anno sia gli hardware che i software avranno compatibilità con Linux; dicono inoltre che i problemi non sono comunque dovuti a Linux in quanto tale, ma che sono dovuti al monpolio Microsoft: le case che producono modem - ad esempio - li forniscono di driver (o firmware o quel che è) solo per Windows o al massimo per MacOS, ma non per Linux, e così vale per i software: ad esempio se non esiste una versione di AutoCAD per Linux - dicono - non è colpa di Linux, ma della AutoDesk che non la produce. Quello che mi chiedo io è: davvero è così per un presunto monopolio, oppure semplicemente Linux non è ancora all'altezza della situazione?
Non saprei che dire: girovagando per la rete e spulciando qua e là nei siti di opensource parlano di Microsoft come del male per definizione, ma io non sono mai stato incline ad estremizzare le cose. Dopotutto mi pare che Windows non sia un sistema operativo così pessimo, o forse lo è per certe cose (sicurezza ad esempio), ma non per altre, ed ha certo avuto il pregio di fare sistemi operativi sempre più "semplici" da usare (spero che nessun Linux-fanatcio passi di qua, non credo la prenderebbe di certo bene) e di riuscire a farli usare paticamente a chiunque. Sì, è vero che i sistemi operativi Linux al giorno d'oggi sono altrettanto user-friendly, ma fino a qualche anno fa non lo erano di certo.
Dopo tutto cosa c'è di male a fare dei prodotti commerciali? Voglio dire le società che producono software opensource prenderanno i soldi da qualche parte no? Di solito vendono il supporto tecnico ad esempio. E' chiaro che il fatto che Linux sia free (non tutte le distribuzioni lo sono però) è di per sé un enorme punto a favore, ma questo non lo rende "moralmente migliore".
C'è da dire che l'essere opensource ha dei netti vantaggi tecnici: tutti quanti possono trovare dei bug e sistemarli (tutti quanti? io no di certo!), tutti possono contribuire migliorando il codice, il sistema risulta molto più testato, più stabile e più aggiornato. Questi dovrebbero essere motivi di "gloria" per i liniani, e non il "complottismo" che non ha mai portato da nessuna parte.
Quel che intendo dire è che Microsoft non deve essere ritenuta peggiore solo perchè ha dei guadagni a fare i sistemi operativi. E' chiaro che se ci fosse qualcosa di illegale, qualche effettiva forma di monopolio o roba del genere, allora sì che i discorsi cambierebbero; ma fino a prova contraria i liniani dovrebbero cercare di proporre delle alternative che siano davvero competitive sul piano tecnico, senza autoproclamarsi i buoni e qunidi migliori.
Detto ciò è evidente di per sé che la filosofia opensource ha un suo senso, ma non si può pretendere che sia condivisa da tutti. Io, personalmente, riterrei giusto che i codici fossero liberi, senza brevetto, un po' come gli articoli della comunità scientifica (non da molti anni comunque), ma penso che da qualche parte i soldi per pagare i programmatori che fanno questi codici devono venire. Quindi bisognerebbe vedere se è possibile fare solo software opensource come vorrebbe la omonima filosofia.
Come al solito non arrivo a nessuna conclusione...e ho pure scritto molto male e non mi sono spiegato bene. Va beh, magari uno di questi giorni ci torno sopra. Per ora, se volete, dite la vostra. Ciao